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Guida alla manutenzione dei quadri elettrici

Manutenzione: ecco tutte le attività da svolgere, previste dalla legge, per diminuire il rischio infortuni ed evitare responsabilità penali

La manutenzione dei quadri elettrici di bassa tensione non è solo un obbligo previsto dalla legge, ma si tratta anche di una buona prassi che è importante perseguire per scongiurare il rischio di infortuni e dunque per la sicurezza delle persone.

Tenere sotto controllo le attività da svolgere per la manutenzione può essere complesso, alla luce della loro numerosità. Questo mese proviamo a capire quali sono gli accorgimenti essenziali con l’aiuto delle linee guida della Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche (ANIE).

 

L’INSTALLAZIONE E LA MESSA IN FUNZIONE

La posizione del quadro elettrico è il primo aspetto da tenere in considerazione. Infatti, l’armadio deve essere collocato in un luogo adeguatamente accessibile agli organi di manovra e alle altre parti che possono essere oggetto di manutenzione. Dimensioni e posizionamento vanno ben valutati per la progettazione di cabine e locali tecnici. Inoltre, gli spazi tra i quadri e tra le pareti devono permettere di raggiungere in modo agevole le uscite.

Quando è necessario progettare quadri elettrici di notevole grandezza è necessario definire i punti di suddivisione meccanica per costruire più sezioni di trasporto. Queste sezioni devono essere unite prima del fissaggio dell’intera struttura al pavimento che deve essere livellato e privo di irregolarità.

Successivamente vanno svolti alcuni controlli per limitare al minimo i possibili pericoli durante il trasporto.

Secondo la Federazione ANIE queste sono le operazioni da svolgere:

  • controllo visivo generale (pulizia e danneggiamento da trasporto);
  • verifica serraggi connessioni;
  • verifica serraggi circuito di protezione;
  • verifica del valore di resistenza d’isolamento tra le fasi e tra esse e la massa;
  • verifica della correttezza della manovra di apertura/chiusura su ogni interruttore;
  • verifica degli interblocchi meccanici ed elettrici;
  • verifica funzionalità manovra di estrazione e inserzione sugli interruttori estraibili/rimovibili;
  • verifica del collegamento dei circuiti ausiliari e di misura;
  • verifica della corretta accensione degli eventuali strumenti di misura elettronici;
  • verifica del corretto intervento dei relè dotati di tasto di test (interruttore in posizione di chiuso);
  • verifica segnalazioni ausiliari;
  • verifica delle bobine di apertura e di sgancio di emergenza;
  • verifica cicli di funzionamento per interruttori motorizzati;
  • verifica circuiti ausiliari degli interruttori estraibili in posizione di sezionato;
  • verifica della regolazione degli interruttori;
  • verifica indicazioni di voltmetri, lampade, analizzatori;
  • verifica intervento differenziali mediante tasto test;
  • verifica corretta accensione relè degli interruttori elettronici.

Dopo queste attività è necessario procedere con la messa in funzione, che prevede:

  • la chiusura degli interruttori di arrivo linea;
  • la verifica del corretto funzionamento degli strumenti di misura, delle lampade e degli analizzatori di rete;
  • la chiusura individuale degli interruttori di uscita;
  • la verifica del funzionamento delle utenze (se possibile).

 

LA MANUTENZIONE

Sono le norme CEI a prevedere delle specifiche attività di manutenzione. Si parla di manutenzione ordinaria quando l’obiettivo è prevenire i guasti e limitare il degrado del quadro elettrico.

Un programma di manutenzione dovrebbe prevedere queste attività:

  • verifica integrità del quadro;
  • verifica connessioni meccaniche struttura quadro;
  • verifica visiva danneggiamenti meccanici, termici ed elettrici incluse eventuali ossidazione;
  • verifica temperature attraverso termografia;
  • verifica presenza targa identificativa e disponibilità schema elettrico;
  • verifica corrispondenza apparecchiature e schema elettrico;
  • verifica taratura dispositivi di protezione sulla base dei carichi rilevati;
  • verifica efficienza strumenti di misura;
  • verifica integrità fusibili e lampade di segnalazione (circuiti ausiliari in generale);
  • verifica funzionamento meccanico delle apparecchiature;
  • verifica funzionale dispositivi di protezione differenziali;
  • prova funzionale trascinamento MT/BT (se presente);
  • prova funzionale circuiti di sicurezza;
  • verifica del collegamento all’impianto di terra e dei conduttori di protezione;
  • controllo coppie di serraggio degli elementi bullonati;
  • controllo morsettiera, serraggio e connessioni;
  • pulizia generale del quadro e relative apparecchiature.

Infine, la manutenzione straordinaria si svolge a seguito di un guasto non previsto o per un intervento non incluso nella manutenzione ordinaria.

In questo caso, le operazioni da svolgere sono le seguenti:

  • messa in sicurezza del quadro attraverso l’apertura dell’organo di sezionamento generale e successiva verifica dell’apertura del circuito mediante strumentazione;
  • individuazione della causa del guasto e rimozione;
  • pulizia delle parti annerite (se necessario);
  • controllo visivo delle sbarre, apparecchi, parti di isolamento, ecc.;
  • verifica dell’efficienza degli apparecchi;
  • sostituzione degli apparecchi, sbarre, cavi o altre parti danneggiate (se necessario);
  • verifica delle coppie di serraggio delle connessioni;
  • distacco dell’utenza interessata per verifica della resistenza di isolamento e della rigidità dielettrica;
  • ripristino del collegamento dell’utenza, alimentazione dei circuiti e verifica del corretto funzionamento.